Dos sondas se aventuraron en las profundidades de nuestro Sistema Solar: gracias a Cassini pudimos admirar como nunca antes a Saturno y sus lunas. Mientras Juno envió imágenes sorprendentes de Júpiter, el planeta más grande del Sistema Solar.
Pero los hallazgos fueron mucho más allá del Sistema Solar: también fueron descubiertos 7 nuevos planetas del tamaño de la Tierra que podrían ser habitables a 40 años luz de nuestro planeta.
2017 vio, además, grandes avances que llegaron desde empresas privadas, como Space X de Elon Musk, que abrió el camino al uso de cohetes reciclados para abastecer la Estación Espacial Internacional y colaborará con la NASA en nuevas misiones.
Entre las fotos de este año hay mundos lejanos, nebulosas multicolores, estrellas recién nacidas. También hay increíbles fotos de la Tierra tomadas por los astronautas de la Estación Espacial Internacional y del eclipse total de sol del pasado 21 agosto.
![Migliori foto Spazio 2017 Un immagine composta della Nebulosa Granchio, realizzata mettendo insieme i dati di cinque diversi telescopi: Very Large Array, Spitzer Space Telescope, Hubble Space Telescope, XMM-Newton Observatory, e Chandra X-ray Observatory. La Nebulosa Granchio si trova a 6.500 anni luce da noi ed è visibile nel cielo notturno nella costellazione del Toro. La nebulosa è il frutto di una supernova, una gigantesca esplosione in seguito alla morte di una stella. Durante questo evento, buona parte del materiale che costituiva la stella è stato spinto nello spazio circostante, formando una nube di gas e polveri molto grande, la cui ampiezza è stimata intorno ai 6 anni luce.
(NASA, ESA, NRAO/AUI/NSF e G. Dubner, Università di Buenos Aires)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-1.jpg)
Foto de la Nebulosa del Cangrejo, realizada juntando los datos de cinco telescopios: Very Large Array, Spitzer Space Telescope, Hubble Space Telescope, XMM-Newton Observatory y Chandra X-ray Observatory. La Nebulosa del Cangrejo se encuentra a 6.500 años luz de la Tierra y es visible en la constelación de Taurus (NASA, ESA, NRAO/AUI/NSF y G. Dubner, Universidad de Buenos Aires)
![Migliori foto Spazio 2017 La fotografia è stata realizzata mettendo insieme varie immagini e mostra il polo sud di Giove visto da circa 52mila chilometri di distanza: come il polo nord di Giove, il polo sud è coperto da tempeste grandi come la Terra. Nella fotografia appaiono come tanti vortici azzurri, che ricordano un po’ la pittura di Vincent van Gogh. Juno ha raccolto una serie di dati su queste tempeste, che sono stati analizzati dagli scienziati della NASA e descritti in un articolo pubblicato su Science.
(NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Betsy Asher Hall/Gervasio Robles)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-2.jpg)
El Polo Sur de Júpiter visto desde 52 mil kilómetros de distancia. La sonda Juno recolectó nuevos datos sobre el planeta más grande del Sistema Solar (NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Betsy Asher Hall/Gervasio Robles)
![Migliori foto Spazio 2017 Una fotografia panoramica di Marte, realizzata mettendo insieme diverse fotografie scattate dal rover della NASA, Curiosity, a inizio anno. Curiosity è sul pianeta da più di 5 anni e continua a realizzare osservazioni e a raccogliere dati che ci aiutano a capire caratteristiche e storia geologica di Marte.
(NASA/JPL-Caltech/MSSS)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-3.jpg)
Foto panorámica de Marte, hecha juntando varias fotos del rover Curiosity, que se encuentra en el planeta rojo desde hace 5 años (NASA/JPL-Caltech/MSSS)
![Migliori foto Spazio 2017 La galassia a spirale NGC 1512 a circa 30 milioni di anni luce da noi, nella costellazione dell’Orologio.
(ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-4.jpg)
La galaxia a espiral NGC 1512 ubicada a 30 millones de años luz de la Tierra, en la constelación del Reloj (ESA/NASA)
![mejores-fotos-espacio-5 mejores-fotos-espacio-5](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-5.png)
El planeta Tierra fotografiado por la sonda OSIRIS-REx (NASA’s Goddard Space Flight Center/University of Arizona)
![Migliori foto Spazio 2017 Una fotografia scattata dalla sonda Juno della NASA nel corso di un passaggio ravvicinato a Giove, il pianeta più grande del nostro Sistema solare. Juno ha sorvolato e fotografato la Grande Macchia Rossa, una colossale tempesta che dura da almeno tre secoli, così estesa da avere un diametro pari a tre volte quello della Terra. Nessuna sonda in precedenza aveva realizzato immagini così nitide di una delle caratteristiche più famose di Giove, raccogliendo dati che serviranno ai ricercatori per comprendere meglio come funziona l’atmosfera del pianeta.
(NASA / JPL-Caltech / SwRI / MSSS / Roman Tkachenko)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-6.jpg)
Foto tomada por la sonda Juno durante su vuelo sobre Júpiter. La foto captó la célebre Mancha Roja, una tormenta que arrasa el planeta desde hace tres siglos y cuyo diámetro es tres veces mayor que el de la Tierra (NASA / JPL-Caltech / SwRI / MSSS / Roman Tkachenko)
![Migliori foto Spazio 2017](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-7.jpg)
Foto tomada por el astronauta italiano Paolo Nespoli desde la Estación Espacial Internacional. “Esta se la dedico a mi familia. ¡Nos vemos pronto!” , escribió (Paolo Nespoli, ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 I 27 motori del Falcon Heavy, uno dei più potenti razzi spaziali mai costruiti nella storia, progettato per portare carichi di oltre 70 tonnellate in orbita e in futuro per missioni spaziali oltre l’orbita terrestre. SpaceX è in sensibile ritardo rispetto ai progetti iniziali di sviluppo del nuovo razzo, che sarà sperimentato a partire dal prossimo gennaio.
(Elon Musk / SpaceX)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-8.jpg)
Los 27 motores del Falcon Heavy, construido por la empresa de Elon Musk SpaceX (Elon Musk / SpaceX)
![Migliori foto Spazio 2017 Il 3 aprile scorso Giove si trovava a 668 milioni di chilometri dalla Terra, la distanza più breve raggiunta quest’anno rispetto al nostro pianeta. Il telescopio spaziale Hubble ha sfruttato questa occasione per scattare una nuova fotografia di Giove, il pianeta più grande del nostro sistema solare, una delle più nitide e colorate mai realizzate dalle sue lenti. Sono visibili le nuvole che avvolgono il pianeta e che producono gigantesche perturbazioni, come la Grande Macchia Rossa.
(NASA, ESA e A. Simon del NASA Goddard)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-9.jpg)
Foto de Júpiter tomada por el telescopio espacial Hubble (NASA, ESA e A. Simon del NASA Goddard)
![Migliori foto Spazio 2017 Un'area desertica dell'Africa vista dalla Stazione Spaziale Internazionale e fotografata dall'astronauta italiano Paolo Nespoli
(Paolo Nespoli, ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-10.jpg)
Una zona desértica de África fotografiada desde la Estación Espacial Internacional (Paolo Nespoli, ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 L'uragano Maria nel suo passaggio sul Mar dei Caraibi, fotografato il 21 settembre dall'astronauta italiano Paolo Nespoli sulla Stazione Spaziale Internazionale
(Paolo Nespoli, ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-12.jpg)
El huracán María durante su paso por el Caribe fotografiado desde la Estación Espacial Internacional (Paolo Nespoli, ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 La luna Titano di Saturno, fotografata dalla sonda spaziale Cassini, che quest'anno ha terminato la sua missione intorno al pianeta famoso per i suoi anelli. Cassini si è polverizzata nell'atmosfera di Saturno a 1,5 miliardi di chilometri da noi, dopo 20 anni di onoratissimo servizio, a metà settembre.
(NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-13.jpg)
La luna Titán de Saturno fotografiada por la sonda Cassini (NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)
![Migliori foto Spazio 2017](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-14.jpg)
“Una perspectiva inesperada, me tomó por sorpresa… ¿Lo ven el perfil humano en la costa africana?”, escribió el astronauta de la Estación Espacial Internacional Paolo Nespoli (Paolo Nespoli, ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 La Soyuz MS-07 in partenza dalla base spaziale di Baikonur, Kazakistan, per portare tre astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale nell'ambito dell'Expedition 54/55, il 17 dicembre 2017
(KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-15.jpg)
La Soyuz MS-07 despega de Baikonur, Kazajstán, para llevar tres astronautas a bordo de la Estación Espacial Internacional (Kirill Kudryavtsev/AFP/Getty Images)
![Migliori foto Spazio 2017 La sonda da trasporto Dragon di SpaceX al suo rientro nell’atmosfera, dopo avere portato provviste e altro materiale sulla Stazione Spaziale Internazionale, lo scorso luglio.
(Jack Fischer, NASA/ESA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-17.jpg)
La sonda da transporte Dragon de SpaceX al ingresar en la atmósfera terrestre tras haber abastecido la Estación Espacial Internacional (Jack Fischer, NASA/ESA)
![Migliori foto Spazio 2017 La sonda Cassini della NASA, prima ti terminare la sua missione polverizzandosi nell'atmosfera di Saturno, nel 2017 ha scattato una nuova foto della Terra a una distanza di 1,4 miliardi di chilometri. Il nostro pianeta appare come un piccolo punto luminoso, visibile tra i caratteristici anelli di Saturno. La luminosità della Terra è dovuta al riflesso dei raggi solari. La parte della Terra visibile a Cassini nello scatto è quella dell’Oceano Atlantico meridionale, ma naturalmente la definizione della fotografia non è tale da poterlo osservare, considerata anche la grande distanza.
(NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-18.jpg)
Foto de la Tierra –que aparece como un pequeño punto luminoso– tomada por la sonda Cassini mientras se encontraba entre los anillos de Saturno, a una distancia de 1,4 mil millones de kilómetros (NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)
![Migliori foto Spazio 2017 Ottenuta mettendo insieme le immagini fornite da tre telescopi spaziali, mostra il sistema di due galassie Arp 299, distante circa 140 milioni di anni luce da noi. Le due galassie interagiscono tra loro e si stanno fondendo insieme, creando un groviglio di stelle, corpi celesti e polvere stellare.
(NASA/CXC/Univ of Crete/K. Anastasopoulou et al, NASA/NuSTAR/GSFC/A. Ptak et al, NASA/STScI)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-21.jpg)
El sistema de dos galaxias Arp 299, a 140 millones de años luz de la Tierra (NASA/CXC/Univ of Crete/K. Anastasopoulou et al, NASA/NuSTAR/GSFC/A. Ptak et al., NASA/STScI)
![Migliori foto Spazio 2017 L'Italia vista di notte dalla Stazione Spaziale Internazionale e fotografata da Paolo Nespoli
(Paolo Nespoli, ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-20.jpg)
La inconfundible forma de bota de Italia vista desde la Estación Espacial Internacional (Paolo Nespoli, ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 La Stazione Spaziale Internazionale vista in prospettiva mentre attraversa il disco solare, nel giorno dell'eclissi totale di Sole del 21 agosto scorso
(NASA/Joel Kowsky)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-22.jpg)
La Estación Espacial Internacional mientras cruza el disco solar durante el eclipse total de sol del pasado 21 de agosto (NASA/Joel Kowsky)
![Migliori foto Spazio 2017 Il veicolo da trasporto Cygnus fotografato dalla Stazione Spaziale Internazionale, mentre si avvicina per l'attracco
(Thomas Pesquet, ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-23.jpg)
El vehículo de transporte Cygnus mientras se acerca a la Estación Espacial Internacional (Thomas Pesquet, ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 L’astronauta francese Thomas Pesquet nel corso di un’attività extraveicolare (“passeggiata spaziale”) all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale, il 24 marzo 2017
(ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-24.jpg)
El astronauta francés Thomas Pesquet durante un “paseo espacial” afuera de la Estación Espacial Internacional (ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 La Soyuz MS-02, con tre astronauti a bordo di ritorno dalla Stazione Spaziale Internazionale, frenata dal paracadute mentre rientra sulla Terra in Kazakistan, 10 aprile 2017
(NASA/Bill Ingalls)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-25.jpg)
La Soyuz MS-02 aterriza en Kazajistán con tres astronautas a bordo el 10 de abril de 2017 (NASA/Bill Ingalls)
![Migliori foto Spazio 2017 L’ombra della Luna sulla Terra vista dalla Stazione Spaziale Internazionale, durante l’eclissi solare totale del 21 agosto scorso
(ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-27.jpg)
La sombra de la Luna sobre la Tierra vista desde la Estación Espacial Internacional durante el eclipse total del pasado 21 de agosto (ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 A fine marzo, SpaceX ha riutilizzato con successo un suo razzo Falcon 9 per un lancio spaziale, per la prima volta nella storia di un lanciatore con la capacità di raggiungere l’orbita terrestre. Il lancio è avvenuto regolarmente da Cape Canaveral, in Florida, per il trasporto in orbita di un satellite per le telecomunicazioni. Il Falcon 9 è poi tornato indietro ed è atterrato autonomamente su una piattaforma galleggiante nell’Oceano Atlantico: potrà essere utilizzato in futuro per un’ulteriore missione. Il CEO di SpaceX, Elon Musk, ha commentato il successo pochi minuti dopo il ritorno del razzo sulla Terra, esprimendo con un po’ di commozione gratitudine per gli ingegneri e i tecnici della sua azienda:](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-28.jpg)
El Falcon 9 logró aterrizar exitosamente para ser reutilizado en lanzamientos posteriores (SpaceX)
![Migliori foto Spazio 2017 La nebulosa Calabash (letteralmente, nebulosa “zucca a fiasco”) si trova a 5mila anni luce di distanza dalla Terra ed è un ottimo esempio della morte di una stella. L’immagine la mostra mentre si trasforma da gigante rossa a nebulosa planetaria, stadio nel quale diffonde gli strati più esterni dei suoi gas nello spazio circostante. Il materiale viene emesso ad altissima velocità: i gas con una colorazione gialla viaggiano a circa un milione di chilometri orari. È raro riuscire a compiere un osservazione di questo tipo, perché questa fase dell’evoluzione stellare dura pochi istanti, in termini astronomici. Nelle prossime migliaia di anni, la nebulosa si evolverà fino a diventare una nebulosa planetaria vera e propria.
(ESA/Hubble & NASA, Acknowledgement: Judy Schmidt)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-29.jpg)
La nebulosa Calabash a 5 mil años luz de la Tierra. La foto capta el momento en el que la estrella se convierte de gigante roja a nebulosa (ESA/Hubble & NASA, Acknowledgement: Judy Schmidt)
![Migliori foto Spazio 2017 Un brillamento solare e un'espulsione di massa coronale da un’area particolarmente attiva del Sole. Il brillamento è un’eruzione molto violenta di materia, che esplode sprigionando una quantità di energia paragonabile a quella di decine di milioni di bombe atomiche. L’espulsione di massa coronale è invece un’espulsione di materiale dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Per avere un’idea delle dimensioni, la nostra stella ha un diametro di 1,4 milioni di chilometri, circa 100 volte quello della Terra.
(NASA/GSFC/Solar Dynamics Observatory)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-30.jpg)
Foto de la intensa actividad solar (NASA/GSFC/Solar Dynamics Observatory)
![Migliori foto Spazio 2017 Il pianeta Giove, il più grande del nostro sistema solare, osservato dalla sonda spaziale Juno. A sinistra è visibile la Grande Macchia Rossa, una colossale tempesta che dura da almeno tre secoli, così estesa da avere un diametro pari a tre volte quello della Terra. La tempesta è nell’emisfero nord del pianeta, la fotografia è ruotata di 90 gradi verso sinistra.
(NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Gerald Eichstadt/Sean Doran)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-31.jpg)
Júpiter observado desde la sonda Juno (NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Gerald Eichstadt/Sean Doran)
![Migliori foto Spazio 2017 Quest'anno la NASA ha diffuso una nuova versione ad altissima definizione del mondo di notte. Per realizzarla, i ricercatori hanno preso in considerazione il modo in cui la luce viene riflessa e deviata dal suolo, dagli oceani e dall’atmosfera terrestre. Hanno inoltre dovuto tenere in considerazione i periodi dell’anno in cui le fasi lunari influiscono sulla luminosità notturna del nostro pianeta. La nuova mappa è una sorta di gigantesco collage di migliaia di immagini e dati raccolti nel corso del 2016 e diffusi nel 2017. Con l’aiuto dei computer, il gruppo di ricerca ha scelto le migliori immagini disponibili, scartando quelle disturbate dal passaggio delle nuvole o illuminate in modo eccessivo durante i pleniluni.
(NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-32.jpg)
Una foto del planeta Tierra durante la noche difundida por la NASA este año (NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 L’emisfero meridionale di Marte nella tarda estate, con il Sole basso all’orizzonte che illumina una distesa di ghiaccio di anidride carbonica, nei pressi di quello che potrebbe essere un cratere o parte del suolo crollata per altri motivi. L’immagine è stata realizzata dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter della NASA ed è stata diffusa nell’agosto di quest’anno.
NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-33.jpg)
El hemisferio sur de Marte en verano, fotografiado por la sonda Mars Reconnaissance Orbiter de NASA (NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona)
![Migliori foto Spazio 2017 L’immagine a colori a più alta risoluzione mai realizzata di una porzione degli anelli di Saturno, scattata dalla sonda spaziale Cassini, che ha terminato la sua missione il 15 settembre scorso, polverizzandosi nell’atmosfera del pianeta.
(NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-34.jpg)
La imagen a colores y con la resolución más alta jamás tomada de los anillos de Saturno, tomada por la sonda Cassini (NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)
![Migliori foto Spazio 2017 Il polo nord di Saturno con ben visibile la sua grande perturbazione a forma di esagono: ha un’estensione massima di 30mila chilometri (il diametro della Terra è di circa 12.700 chilometri) ed è stato originato da una grande tempesta al suo centro, una sorta di ciclone, con venti che superano i 320 chilometri orari. Le correnti d’aria hanno dato alla perturbazione il suo aspetto esagonale. Sulla Terra, i cicloni hanno di solito una durata limitata nel tempo, determinata soprattutto dal loro passaggio sulla terraferma, che porta al loro indebolimento. Saturno è sostanzialmente una grande palla di gas e questo condiziona il comportamento dell’esagono: gli astronomi sanno che esiste da decenni, ma non si esclude che si possa essere originata secoli fa.
(NASA.gov)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-35.jpg)
El polo norte de Saturno (NASA.gov)
![Migliori foto Spazio 2017 Un cratere dal diametro di 20 chilometri nell’area della Thaumasia, su Marte.
(ESA/DLR/FU Berlin)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-36-2.jpg)
Un cráter de 20 kilómetros de diámetro en la zona de Thaumasia, en Marte (ESA/DLR/FU Berlin)
![Migliori foto Spazio 2017 A inizio anno la sonda Cassini della NASA ha scattato una serie di fotografie a Pan, una piccola luna di Saturno scoperta meno di 30 anni fa e sulla quale abbiamo ancora poche informazioni. Le immagini sono state realizzate quando la sonda si trovava a una distanza di 24.572 chilometri da Pan.
(NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-37.jpg)
Foto de Pan, una pequeña luna de Saturno, tomada por la sonda Cassini (NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)
![Migliori foto Spazio 2017 La Nebulosa di Orione è tra le nebulose diffuse più brillanti nel cielo. Ha una estensione di 24 anni luce ed è un crogiolo di nuove stelle, il più vicino al nostro sistema solare, ma comunque a 1350 anni luce da noi.
(ESO)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-38.jpg)
La Nebulosa de Orion (ESO)
![Migliori foto Spazio 2017 La galassia UGC 12591 a 400 milioni di anni luce da noi nella regione più occidentale del superammasso di Perse-Pesci, una delle aree più dense di galassie dell’Universo osservabile. La galassia è estremamente massiccia, con una massa stimata pari a quattro volte quella della Via Lattea, la nostra galassia. Si stima che l’intera galassia giri su se stessa a una velocità di 1,8 milioni di chilometri orari.
(ESA/Hubble/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-39.jpg)
La galaxia UGC 12591, a 400 millones de años luz de la Tierra. Tiene una densidad 4 veces mayor que la Vía Láctea (ESA/Hubble/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 Una fotografia aerea del Meridiani Planum, una grande pianura in prossimità dell’equatore di Marte, nel settore più occidentale del Meridiani Sinus. Quello visibile a destra e che ricorda un oceano ondoso è in realtà un’ampia area desertica, che termina in una zona molto scoscesa e con ripide pareti rocciose, simili a una scogliera terrestre. L’immagine è stata realizzata dalla sonda spaziale Mars Reconnaissance Orbiter, in orbita intorno al pianeta.
(NASA/JPL/University of Arizona)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-40.jpg)
Foto de los Meridiani Planum, una gran llanura cerca del ecuador de Marte, tomada por la sonda Mars Reconnaissance Orbiter (NASA/JPL/University of Arizona)
![Migliori foto Spazio 2017 I pannelli solari della Stazione Spaziale Internazionale durante una delle 16 albe cui assistono ogni giorno gli astronauti che vivono a bordo.
(ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-41.jpg)
Los paneles solares de la Estación Espacial Internacional durante uno de los 16 amaneceres que ven cada día los astronautas a bordo (ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 Un’aurora fotografata dalla Stazione Spaziale Internazionale dall’astronauta statunitense Jack Fischer
(Jack Fischer, ESA/NASA)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-43.jpg)
Una aurora fotografiada desde la Estación Espacial Internacional por el astronauta estadounidense Jack Fischer (Jack Fischer, ESA/NASA)
![Migliori foto Spazio 2017 La scia luminosa lasciata dai propulsori della Soyuz MS-06 in una foto a lunga esposizione, scattata il 13 settembre 2017 in occasione del trasporto in orbita di tre astronauti per l'Expedition 53/54 sulla Stazione Spaziale Internazionale.
(KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-45.jpg)
Foto del lanzamiento de la Soyuz MS-06 (Kirill Kudryavtsev/AFP/Getty Images)
![Migliori foto Spazio 2017 La capsula Soyuz MS-04 tocca il suolo del Kazakistan con a bordo tre astronauti dell'Expedition 52, dopo il loro periodo trascorso a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Le fiamme e le nuvole di fumo sono prodotte dai retrorazzi della capsula, che si attivano pochi istanti prima del contatto con il terreno per attutire l'atterraggio, insieme con il paracadute. 3 settembre 2017
(Bill Ingalls/NASA via Getty Images)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-46.jpg)
La capsula Soyuz MS-04 aterriza en Kazajistán con tres astronautas a bordo (Bill Ingalls/NASA vía Getty Images)
![Migliori foto Spazio 2017 L'eclisse di Sole totale del 21 agosto scorso, fotografata nei pressi di Mitchell, città dell'Oregon, Stati Uniti
(ROBYN BECK/AFP/Getty Images)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-47.jpg)
El eclipse total de sol del pasado 21 de agosto fotografiada desde Mitchell, en Oregon, Estados Unidos (Robyn Beck/AFP/Getty Images)
![Migliori foto Spazio 2017 L’emisfero settentrionale di Marte durante la primavera marziana, con strati di neve e ghiaccio sul suolo. A differenza della nostra neve che è fatta principalmente di acqua, quella su Marte è formata da anidride carbonica, in pratica è ghiaccio secco.
(NASA/JPL/University of Arizona)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-48.jpg)
El hemisferio norte de Marte durante la primavera, con nieve y hielo –formados por anhídrido carbónico-en el suelo (NASA/JPL/University of Arizona)
![Migliori foto Spazio 2017 La galassia a spirale M77 osservata dal Very Large Telescope dell’European Southern Observatory in Cile. Dista circa 47 milioni di anni luce da noi.
(ESO)](https://syf.pe/wp-content/uploads/2017/12/mejores-fotos-espacio-49.jpg)
La galaxia a espiral M77 observada desde el Very Large Telescope del European Southern Observatory en Chile (ESO)
FUENTE:
Space X
SyF – Ingeniería para la Gestión, Lima 29 de diciembre del 2017
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Rolando Morales Cornejo
Excelente las fotos mostradas , maravillas desconocidas para muchas personas cómo yo…!!
SyF
Muchas gracias por su comentario estimado Rolando, seguiremos siempre compartiendo este tipo de publicaciones muy agradables e ilustrativas. Que pase un feliz día.